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Respirare bene vuol dire vivere bene

La Redazione
Visita pneumologica
Anche a primavera, è sempre bene rimanere all'erta per evitare raffreddori. Una visita pneumologica, per chi ne avesse necessità, potrebbe essere di vero aiuto
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Ormai giunti a primavera, anche per quest’anno ci lasceremo alle spalle la stagione dei raffreddori, delle bronchiti e delle polmoniti. Ma è sempre bene rimanere all’erta e una visita pneumologica, per chi ne avesse necessità, potrebbe essere di vero aiuto.

La tosse

Durante le visite pneumologiche uno dei problemi che più spesso viene segnalato dal paziente è la tosse.

La tosse è, in realtà, un sintomo aspecifico in quanto può essere causata da patologie respiratorie ma anche da disturbi gastroenterici, cardiologici, neurologici, psichici o può avere un’eziologia iatrogena come nel caso della tosse da farmaci.

Molto spesso una buona anamnesi, l’auscultazione del torace ed una radiografia aiutano il medico-pneumologo ad individuare un coinvolgimento polmonare in presenza di tosse.

La tosse è il sintomo più comunemente avvertito da soggetti con asma e bronchite cronica, che sono tra le patologie respiratorie croniche più frequenti.

Le allergie

L’asma può avere diverse cause e la più conosciuta è quella allergica, ma contribuiscono anche alcuni fattori genetici (come, ad esempio, un aumento degli eosinofili ematici). Tra i sintomi più comuni oltre la tosse possono esserci senso di costrizione toracica, sensazione di fiato corto, diminuita tolleranza agli sforzi fisici, sibilo durante la respirazione diurna e notturna.

I test allergologici, come i prick test, i RAST, i patch test, possono orientare nella diagnosi, come anche un emocromo con conta leucocitaria.

La BPCO

La BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) è una malattia molto più spesso legata ad una esposizione ad inalanti nocivi (fumo di sigaretta o esposizione a particolari sostanze sul posto di lavoro o nel proprio domicilio) che provocano una infiammazione dei polmoni che porta ad alcuni sintomi come tosse con catarro, dispnea, sensazione di fiato corto, incapacità ad eseguire alcune semplici attività quotidiane. Cause più rare sono legate alla predisposizione genetica, come nel caso di deficit di alfa1-antitripsina.

La visita pneumologica

In caso di asma o BPCO a seguito di un sospetto clinico è di fondamentale importanza la visita specialistica pneumologica seguita da una spirometria.

La spirometria è un presidio indispensabile per poter porre diagnosi di asma bronchiale o di BPCO. Per poter distinguere un’asma bronchiale da una BPCO bisognerà effettuare un test con broncodilatatore, il quale dovrà dimostrare se c’è variabilità nei flussi e nei volumi polmonari. In rari casi, quando il sospetto clinico non trova supporto dall’esame spirometrico, può essere consigliato un test di provocazione bronchiale.

Entrambe le patologie possono complicarsi e portare ad insufficienza respiratoria acuta; pertanto, è fondamentale adoperare comportamenti e cure che permettano il controllo della patologia, ad esempio con una completa astensione dal fumo di sigaretta, con l’utilizzo quotidiano degli inalatori o con le vaccinazioni.

La terapia

Di frequente le infezioni respiratorie complicano queste ed altre patologie polmonari (come le bronchiectasie, le fibrosi polmonari…) e molti pazienti tendono a correre ai ripari ai primi sintomi (come tosse e febbre) utilizzando antibiotici. Tuttavia questo tipo di approccio oltre ad essere dannoso per sé stessi è dannoso anche per la comunità. Infatti spesso le infezioni che portano a febbre e tosse sono di origine virale, quindi non hanno bisogno di una cura antibiotica, ma solo di una terapia definita di supporto ovvero una terapia volta ad aiutare a controllare e gestire i sintomi (antipiretici, anti-tussigeni, antinfiammatori…). Le infezioni virali sono infezioni che spesso hanno un decorso acuto, con rapido miglioramento della sintomatologia (risoluzione in pochi giorni) senza necessità di terapia specifica.

Gli antibiotici sono utili contro le infezioni batteriche che causano una sintomatologia più persistente, con tosse, febbre, riscontro di espettorato di colore giallo-verdastro.

L’utilizzo improprio di una terapia antibiotica contribuisce all’aumento delle farmacoresistenze dei batteri, rendendoci quindi più vulnerabili alle malattie infettive e allo stesso tempo diminuendo le strategie terapeutiche.

Per questo è importante affidarsi sempre al parere del proprio medico, che sarà in grado di prendersi cura della malattia e della persona.

Le vaccinazioni

Quando sarà il momento, all’arrivo dell’autunno e dell’inverno, dovremo essere pronti con alcuni accorgimenti che ci permettono di evitare che le più comuni infezioni respiratorie, legate alla stagionalità, possano prendere il sopravvento sulla nostra salute.

Ogni anno vengono promosse campagne vaccinali che hanno come obiettivo quello di proteggere la popolazione da bronchiti e polmoniti, che in alcuni casi possono portare all’insufficienza respiratoria, con rischio di utilizzo di ossigeno o ventilatori. Tra le più comuni ed importanti vaccinazioni, che vengono consigliate a soggetti ritenuti maggiormente esposti a complicazioni infettive, abbiamo le vaccinazioni contro l’influenza, il SARS-CoV-2, il virus respiratorio sinciziale, ma anche le vaccinazioni anti-pneumococcica ed anti pertosse.

E quindi, come sempre, non possiamo che consigliare di fare prevenzione, perché la salute viene prima di tutto.

Dr. Fabrizio DIAFERIA

Medico Chirurgo

Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio

Il Poliambulatorio Terapeutica è anche Cardiologia, Ginecologia, Ortopedia e Fisiatria, Urologia, Biologia della Nutrizione, Chirurgia e Medicina Estetica, Endocrinologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Omeopatia ed Agopuntura.

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venerdì 5 Aprile 2024

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