Salone delle feste di Palazzo De Mari

Acquaviva, presentazione del libro “Il sesso debole”

Acquaviva, presentazione del libro “Il sesso debole”
Il libro “Il sesso debole” di Simona Cardinaletti esplora la violenza contro le donne e le regole non scritte che le limitano, anche se non vittime dirette di soprusi.
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La presentazione di un libro può essere l’occasione per fare il punto sulla condizione della donna nel nostro Paese, sul suo percorso di emancipazione e sui limiti culturali che ancora la circondano, per non parlare dei casi di violenza.

E’ l’iniziativa del centro antiviolenza Li.A. dell’Ambito di Grumo Appula, in collaborazione con il Comune di Acquaviva delle Fonti, che venerdì 5 aprile vedrà la presentazione, alle 18 nel salone delle feste di Palazzo De Mari, del libro dal titolo “Il sesso debole. Debolezza femminile e violenza contro le donne”, scritto da Simona Cardinaletti, psicologa e psicoterapeuta e, soprattutto, responsabile della casa rifugio per donne maltrattate “Zefiro” di Ancona.

Grazie all’esperienza sul campo, lunga 24 anni, l’autrice ha raccolto non solo casi di violenza fisica ma ha anche fatto una scoperta da lei definita “Una rivoluzione copernicana”. L’autrice, infatti, nel suo libro denuncia il fatto che anche chi come lei non ha subito direttamente dei soprusi è in qualche modo, in quanto donna, ingabbiata da alcune regole non scritte e profondamente interiorizzate di cui nemmeno ci si accorge più.

A dialogare con l’autrice ci sarà Angela Lacitignola, responsabile del Centro Antiviolenza Li.A. dell’Ambito di Grumo Appula, dopo gli interventi del sindaco Marco Lenoci e dell’assessora alle Pari opportunità, Imma Morano. Le conclusioni saranno affidate a Elisabetta Mastrorocco, assistente sociale.

Il sindaco Marco Lenoci: “Come uomo e padre, prima ancora che sindaco, sento forte il mio impegno personale e quotidiano in contrasto ad ogni forma di violenza, fisica e psicologica. Da avvocato so bene che ci sono leggi che tutelano le vittime ma non si può pensare che si risolva tutto in tribunale, anzi, in quel momento è già tardi, il reato si è già compiuto. Occorre un lavoro da parte di tutti, soprattutto delle istituzioni, per intervenire prima”.

L’assessora alle Politiche sociali, Imma Morano: “Questa amministrazione lavora dal primo giorno per dare il proprio contributo a una società accogliente e inclusiva. Le donne che subiscono violenza o coloro che sono a rischio, perché particolarmente fragili, non devono più sentirsi sole. La struttura comunale, con gli assistenti sociali, così come i centri antiviolenza, che svolgono un lavoro decisivo, sono porti sicuri nei quali rifugiarsi per chiedere aiuto”.

La responsabile del centro antiviolenza Li.A. dell’Ambito di Grumo Appula, Angela Lacirignola: “”Il libro di Simona Cardinaletti parla di tutte noi. Parla di noi in quanto operatrici dei centri antiviolenza, dando visibilità al nostro lavoro, alla mission che ci muove, alle politiche che mettiamo in atto per contrastare la violenza maschile. Ma parla anche di noi in quanto donne, quando incontriamo, nella nostra vita, la violenza. Simona, grazie alla sua profondissima esperienza, scandaglia in modo lucidissimo le dinamiche che si innestano quando le donne vengono vittimizzate, ma porta alla luce anche la forza che risiede in ognuna di noi, una forza che salva ed emancipa. Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo: il libro traccia un’immagine della donna totalmente opposta a quella del “sesso debole”.

venerdì 5 Aprile 2024

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