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Lettera alla Città Metropolitana di Bari sullo stato di degrado in cui versano le SP 236 e 76

La Redazione
Lettera alla Città Metropolitana di Bari sullo stato di degrado in cui versano le sp 236 e 76 tra Bari e Santeramo e tra Sannicandro e Acquaviva, e non solo
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Illustre Presidente De Caro, prima di tutto desidero congratularmi con Lei per la Sua recente rielezione a Sindaco di Bari.

Le scrivo perché mi giungono continue segnalazioni, tanto da parte dei miei collaboratori dei Meetup M5S di Cassano delle Murge Giorgio Lacasella e Rossana Angiulo, quanto da quelli di Acquaviva delle Fonti Mimmo Maurizio e Angelo Lovecchio, ma anche da parte di svariati cittadini, in merito allo stato di degrado in cui versano le SP 236 (tra Bari e Santeramo) e 76 (tra Sannicandro di Bari e Acquaviva delle Fonti), per gli aspetti che riguardano i rifiuti, di ogni genere, sistematicamente abbandonati e non rimossi. Non è il momento di discutere delle ragioni per cui tali rifiuti vengono abbandonati. E’ il momento di correre ai ripari e di richiamare i doveri della Città Metropolitana di Bari (foto da 1 a 11 e, alle porte di Bari, da 15 a 18).

Ho voluto percorrere di persona le citate strade provinciali per sincerarmi della veridicità di quanto mi veniva frequentemente riportato. Ho dovuto anche prendere atto del totale stato di incuria in cui versa la segnaletica orizzontale, in più parti praticamente “illeggibile”. Anche il manto stradale in numerose parti è gravemente danneggiato, esponendo a rischi e pericoli i viaggiatori.

Al danno si è aggiunta la beffa. Mi veniva fornito materiale fotografico di cittadini di Cassano delle Murge che con spirito di abnegazione e sacrificio, mossi unicamente dall’”amore” per la nostra meravigliosa campagna, a loro spese e in totale autonomia provvedevano alla ripulitura di tratti di strada provinciale (si vedano le foto 12, 13 e 14).

Faccio notare che nel momento storico che stiamo attraversando, che vede la città di Matera al centro di festeggiamenti importanti, nella sua veste di Capitale europea della Cultura 2019, con interessanti risvolti anche sui territori murgiani (basti pensare al c.d. Cammino Materano), non diamo di certo una bella impressione offrendo una veduta sciatta e degradata delle nostre meravigliose campagne. Le Mulattiere, i tratturi, le antiche vie religiose e le vecchie rotte commerciali, sono una risorsa per noi e per la nostra gente. Si tratta di opportunità da cogliere, come se fosse l’ultima chance che ci resta per la ripresa economica del nostro territorio. La nostra Murgia è tutta da scoprire o da riscoprire a piedi o in bicicletta, con lentezza, approcciando ad un nuovo modo di viaggiare per gustare le meraviglie del nostro territorio, fuori dalle canoniche rotte turistiche.

Pertanto, nella mia qualità di parlamentare del territorio, non dico che dobbiamo presentarci con un biglietto da visita che offre una natura incontaminata, ma almeno sforziamoci di darne una lontana parvenza!

Tutto ciò premesso, auspico che l’amministrazione della Città Metropolitana si voglia adoperare affinché la bellezza del territorio solcato dalle SP 236 e 76 rimanga impresso nella mente dei visitatori che dobbiamo imparare a trattare come ospiti illustri e graditi e quindi “con i guanti bianchi”. L’ospitalità da noi deve essere sacra!

Se, come immagino, la risposta che mi verrà fornita consisterà in un asettico riferimento alla scarsità delle risorse a disposizione, anche dovuta alla Riforma Del Rio, chiedo l’immediato avvio della pratica di devoluzione all’ANAS di queste due importanti arterie provinciali, con il coinvolgimento della Regione Puglia, cui la presente lettera è inviata per conoscenza.

Rimango in attesa di un gradito riscontro. Cordialmente,

F.to On. Prof. Nunzio Angiola

lunedì 8 Luglio 2019

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