AncheCinema

“Il lago dei cigni” al Teatro Luciani di Acquaviva

Luigi Martelletta porta in scena una rivisitazione personale e innovativa del celebre balletto “Il lago dei cigni” di Čajkovskij. Lo spettacolo, che unisce tradizione e contemporaneità, si terrà al Teatro Comunale Luciani e al Teatro AncheCinema.
Luigi Martelletta porta in scena una rivisitazione personale e innovativa del celebre balletto “Il lago dei cigni” di Čajkovskij. Lo spettacolo, che unisce tradizione e contemporaneità, si terrà al Teatro Comunale Luciani e al Teatro AncheCinema.
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Luigi Martelletta porta in scena una rivisitazione personale e innovativa del celebre balletto “Il lago dei cigni” di Čajkovskij. Lo spettacolo, che unisce tradizione e contemporaneità, si terrà al Teatro Comunale Luciani e al Teatro AncheCinema.
Luigi Martelletta porta in scena una rivisitazione personale e innovativa del celebre balletto “Il lago dei cigni” di Čajkovskij. Lo spettacolo, che unisce tradizione e contemporaneità, si terrà al Teatro Comunale Luciani e al Teatro AncheCinema.

AncheCinema presenta lo spettacolo di danza “Il lago dei cigni”, uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, l’intramontabile capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con la regia e le coreografie di Luigi Martelletta. Lo spettacolo si terrà sabato 23 marzo alle ore 17.30 e alle ore 20.30 presso il Teatro Comunale Luciani di Acquaviva delle Fonti e domenica 24 marzo alle ore 17.00 e alle ore 19.30 presso il Teatro AncheCinema di Bari. Lo spettacolo è inserito nella stagione di teatro, danza e musica 2023/2024 del Teatro AncheCinema e chiude la stagione 2023/2024 di teatro e danza del Teatro Comunale Luciani di Acquaviva delle Fonti promossa da AncheCinema S.r.l. in collaborazione con il Comune di Acquaviva delle Fonti.

Lo spettacolo nasce da un’idea che da molti anni il coreografo Luigi Martelletta inseguiva e desiderava mettere in scena. La sua lunga e intensa carriera come primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma ed in tanti altri teatri italiani ed europei gli ha permesso di studiare, danzare ed esaminare molte volte questo spettacolare balletto.

La coreografia originale del repertorio classico infatti non ha mai sottolineato alcuni aspetti del libretto, che però in questa versione vorremmo analizzare e sviscerare; la drammaturgia classica dell’azione coreografica – teatrale del balletto infatti, è abbandonata a favore di una forma di riappropriazione della realtà e dell’esperienza comune basata sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in collage ampi e sfaccettati, secondo una metodologia di lavoro di ricerca e di graduale progresso.

Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro stilisticamente più snello, più vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, ma che ormai risultano inutili, pesanti e noiose. Non mancheranno però tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto molto altro. Legato alla tradizione accademica il coreografo attingerà alle risorse esteticamente più vitali plasmandole però in un linguaggio personale disponibile allo spirito nuovo della danza neo classica, rivisitando l’accademismo senza unilateralità stilistica.

Il racconto si svolgerà con la tradizionale musica composta da Pëtr Il’ič Čajkovskij ma saranno numerosi gli inserti di altri autori classici e tra questi un ruolo fondamentale l’avrà il compositore e musicista Alessandro Russo, questo artista tratta la musica come un elemento vivo e naturale che non rappresenta soltanto una base, un supporto dei movimenti, è la materia che genera gli impulsi dinamici, è l’elemento primario della composizione coreografica che appare sempre direttamente “prodotta” dalla musica, e non sovrapposta ad essa.

Questo balletto è autenticamente una creatura di oggi, del presente, con tutto quello che ciò comporta. La particolarità di questo spettacolo consiste proprio nella capacità di unire fantasia e realtà, di proporsi vivo e attualissimo, pur dimorando in un suo pianeta espressivo che sa di già vissuto. L’ideale neoclassico di una bellezza assoluta, regolata da un ordine imperturbabile, è l’obiettivo totalizzante della creazione.

venerdì 22 Marzo 2024

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