Attualità

Incontro medico-pazienti sulla Malformazione di Chiari

La Redazione
La diagnosi ed il trattamento della Malformazione di Chiari richiedono una gestione multidisciplinare fra diverse figure specialistiche e la pianificazione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale
scrivi un commento 282

Continua l’impegno dell’Ospedale Miulli nell’approfondimento di
tematiche scientifiche attraverso l’intervento di professionisti del
settore e l’incontro con i pazienti e le associazioni di riferimento.

Sabato 11 gennaio 2020, negli spazi del nosocomio di Acquaviva delle Fonti, si è parlato della Malformazione di Chiari
(CM), un’anomalia della fossa cranica posteriore caratterizzata dalla
erniazione delle tonsille del cervelletto attraverso il forame magno.

La
mattinata di lavori è stata caratterizzata dagli interventi di natura scientifica, istituzionale e associativa,
così da intercettare fabbisogni e soluzioni per questa particolare
patologia, che può essere associata ad altre condizioni quali il
mielomeningocele, la siringomielia, la spina bifida occulta,
l’idrocefalo, la sdr di Klippel Feil, ecc.

La diagnosi ed il trattamento della Malformazione di Chiari richiedono una gestione multidisciplinare fra diverse figure specialistiche e la pianificazione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA).
Gli obiettivi del PDTA riguardano una diagnosi precoce, un controllo
della sintomatologia algica e disautonomia, la prevenzione della
progressione del danno neurologico secondario, la riduzione della
sintomatologia algico-disautonomica e il miglioramento della qualità di
vita del paziente.

La figure coinvolte in questo PDTA sono il
neuroradiologo, il neurochirurgo, il neurologo, il NPI, l’ortopedico, il
fisiatra ed il fisioterapista, il neuro-urologo, il genetista, lo
psicologo e il fisiatra.

mercoledì 15 Gennaio 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti