I cittadini di Acquaviva delle Fonti hanno ricevuto l’avviso di pagamento della TARI a pochi giorni dalla scadenza. Una sorpresa poco gradita che ha scatenato sul web e in piazza polemiche da parte di tutti. Sembrerebbe “sorpreso” anche il primo cittadino: il Sindaco scrive cosi su facebook «Cari concittadini, domani appureremo perché nelle case degli acquavivesi, me compreso, siano arrivate comunicazioni nelle quali si danno termini così ristretti per il pagamento della prima rata Tari. Quel che è certo è che ciò non è dipeso dalla nostra volontà politica. Faremo di tutto perché gli acquavivesi abbiano più tempo a disposizione per pagare la tassa sui rifiuti. Vi aggiornerò sugli sviluppi».
Si è subito mossa la Codacons di Acquaviva che ha richiesto al Direttore Capurso del settore finanziario dell’ente di rimediare con urgenza alle Sue note del 2 maggio scorso. «Non è possibile far pagare la TARI già dal 31 maggio recapitando agli utenti gli avvisi poche ore o pochi giorni prima. Note che scaturiscono da un Regolamento comunale che i Consiglieri non hanno saputo redigere favorendo le esigenze degli utenti. Non è possibile chiedere ai Cittadini il pagamento dell’ultima rata il 30 novembre quando ancora il servizo non è stato concluso e cioè il 31 dicembre 2017. I Consiglieri comunali, il Sindaco e l’Assessore Dinapoli son responsabili dal punto di vista politico istituzionale di questo malo modo di amministrare la cosa pubblica».
L’amministrazione ha provato a porre rimedio prorogando i pagamenti della prima rata al 30 giugno ma molti, sopratutto anziani, hanno già pagato. Gli acquavivesi vorrebbero delle risposte che forse arriveranno domani sera alle ore 18 quando, in piazza Vittorio Emanuele, l’amministrazione incontrerà i cittadini per parlare di Tari e porta a porta e risponde a tutte le domande.
Intanto la Codacons sta raccogliendo le firme per ristoro danni per Tari dei contribuenti.