Spettacolo

Gianluca Petrella e Giovanni Guidi “Soupstar”

La Redazione
Un duo che funziona e coinvolge per la coesione dell'interplay, per la qualità melodica dei temi e degli sviluppi improvvisativi, oltre ovviamente per la bravura degli interpreti
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Questa sera, in Cattedrale alle ore 21, sarà possibile assistera a “Soupstar” con il duo formato da Gianluca Petrella e Giovanni Guidi. L'iniziativa rientra nella rassegna Jazzset 2016.

Gianluca Petrella, barese residente a Torino, e Giovanni Guidi  appartengono a quella nuova generazione di jazzisti che sta vivendo un vero e proprio momento di grazia e rappresentano uno degli esempi più convincenti di questa realtà in forte ascesa. Entrambi vincitori del premio Top Jazz come miglior nuovo talento – Guidi nel 2007 e Petrella nel 2001 (bissando il successo nel 2005 come artista dell’anno) – ormai non sono più una rivelazione, bensì musicisti affermati e osannati dalla critica. In pochi anni Guidi ha trovato una propria strada fatta di una progettualità unica e di una lucida consapevolezza nelle scelte artistiche, che lo ha portato ad affermarsi come uno dei migliori giovani pianisti in Italia. Grazie anche al progetto Unknown Rebel Band, alle prestigiose collaborazioni e ai numerosi concerti.                                                                                                                          

Lo stesso si può dire di Petrella, trombonista eclettico, tra i nomi più accreditati nel jazz e nella musica contemporanea, capace di suonare note lunghe e acute con un lirismo poetico che si alterna a sfuriate sonore. Uno stile particolare che lo ha portato ad essere il primo italiano a vincere nel 2006 il celebre Critics Poll della rivista Down Beat, nella categoria artisti emergenti.               

Attivo da qualche anno, perfettamente rodato e dal feeling ben percepibile, il progetto “Soupstar” accomuna la loro voglia di sperimentare all’evidente talento e alla capacità d’improvvisazione. L’innovazione, la destrutturazione e la ricomposizione sono le linee guida della loro musica che si caratterizza per un’evidente sintonia emotiva, artistica e umana, dove il pianoforte di Guidi si fonde alla perfezione con il trombone di Petrella.
Un duo che funziona e coinvolge per la coesione dell’interplay, per la qualità melodica dei temi e degli sviluppi improvvisativi, oltre ovviamente per la bravura degli interpreti. Una sintesi perfetta e ben amalgamata, messa in mostra in precedenza già con il progetto Cosmic Band.

giovedì 29 Dicembre 2016

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