Politica

Relazione al bilancio di previsione 2016

La Redazione
La maggioranza approva il documento presentato in Consiglio Comunale nonostante l'assenza del dimissionario Abbatecola
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Nella seduta del Consiglio Comunale tenutasi ieri pomeriggio, è stato approvato il bilancio di previsione finanziario 2016-2018 con dieci voti a favore e cinque contrari. La maggioranza non ha potuto contare sul voto del dott. Abbatecola, dimessosi recentemente.

Pubblichiamo il testo presentato e approvato ieri in Consiglio Comunale.

 

 

 

Presidente, Sindaco, Consiglieri e Colleghi,

la legge di stabilità 2016 impiega tagli di spesa e soprattutto la flessibilità prevista dalle regole europee per sostenere i consumi interni e il rilancio degli investimenti. Sul versante della spesa delle famiglie le misure più incisive sono l’eliminazione degli aumenti dell’IVA previsti dalle clausole di salvaguardia e della TASI sulle prime case non di lusso; grande rilievo sociale hanno il fondo per combattere la povertà (4oo milioni di euro in tre anni) e il Reddito di Dignità previsto dalla Regione Puglia; sul versante degli investimenti si segnalano l’abolizione dell’IMU sugli imbullonati e sui terreni agricoli e il credito d’imposta per l’investimento in nuovi macchinari.

Gli enti locali registrano luci ed ombre. Non si prevedevano tagli ai trasferimenti e c’era l’impegno a ristorare integralmente il mancato gettito sugli immobili. Il patto di stabilità interno viene superato e il criterio del pareggio di competenze apre uno spazio importante agli investimenti dei Comuni virtuosi come il nostro e al pagamento delle imprese.

I fondi iscritti nella legge per compensare i Comuni appaiono sottostimati, mentre i conseguenti trasferimenti riducono l’autonomia fiscale degli enti. Rimangono vincoli e intrusioni burocratiche nelle procedure e sui poteri dei Comuni, tra cui il drastico freno alle sostituzioni del personale che ci costringe o a rinunciare a servizi importanti o a rivedere l’organizzazione e le modalità di gestione. L’augurio e che in questo 2016, ci sia una ripresa del confronto con il Governo in vista di una sostanziale correzione di tali difetti con la prossima legge di stabilità.

Dopo i tragici eventi terroristici di Parigi il Governo ha ritenuto di aumentare le spese per la sicurezza e la cultura. La sicurezza è un tema caldo e cruciale: ne va prima di tutto della incolumità e della tranquillità delle persone e della tutela dei loro beni, ma ne va anche del clima di fiducia del Paese e della tenuta sociale e democratica.

Anche ad Acquaviva la preoccupazione dei cittadini, soprattutto anziani, è diffusa e nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, della polizia municipale, guardia forestale, vigili campestri e vigilanza notturna i fenomeni di illegalità e soprattutto i comportamenti incivili, che concorrono anch’essi a generare apprensione e degrado, proseguono in maniera fastidiosa.

L’Amministrazione è fortemente impegnata a creare una rete di video sorveglianza a cominciare dagli accessi al Centro Antico e successivamente ai punti più sensibili oltre agli accessi alla città.

Permettetemi di ringraziare tutte le forze che operano per il controllo del territorio, in particolare la Polizia Municipale che sta svolgendo un lavoro encomiabile per garantire sicurezza ai quali dobbiamo garantire un forte sostegno morale di cui certamente hanno bisogno.

Il bilancio di previsione 2016, raggiunge il pareggio di parte corrente a 12.215360,00 Euro di entrate e spese. Il blocco imposto dalla legge di stabilità alle tasse locali non pone problemi e il vantaggio per i cittadini viene solo in parte riassorbito da tagli ai servizi e ai trasferimenti.
I cittadini Acquavivesi beneficeranno dunque della riduzione del prelievo sugli immobili, nell’ordine di 1,5 milioni di euro. Per la Tari è stimato un aumento in seguito all’avvio del nuovo appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di circa 500 mila Euro che cercheremo di ridurre recuperando evasione.

Dal lato della spesa, rispetto allo scorso anno, risparmiamo tra personale e altre voci minori  circa 330.000,00 mila euro.
Nonostante le più volte citate difficoltà manteniamo inalterate le spese per le mense per la promozione turistica l’innovazione, la sicurezza del territorio, ampliamento impianto affinamento delle acque, la realizzazione del Centro Sociale Polivalente per i Diversamente abili per un importo di circa 2.200.000,00 Euro.

Viene confermata la strategia di sostegno agli investimenti, sia come contributo alla ripresa, che come via maestra per la qualità urbana e la promozione della città. Nel 2015 sono stati spesi 8.164.823,00 milioni di euro sui beni di proprietà comunale, nel 2016 prevediamo una spesa di 12.121.487,00 Euro per spese d’investimento, 1.025.000,00 dei quali a carico del bilancio, con entrate di varia provenienza e comunque prevediamo di aumentare la spesa per interventi nel settore della viabilità extraurbana.

Sappiamo bene che si tratta di un proposito molto ambizioso, poiché sono molte le variabili in gioco, dal flusso reale delle entrate proprie all’accesso ai contributi nazionali ed europei ai tempi dei progetti e delle gare, ma proprio per questo è opportuno disporre di un piano ampio e flessibile. Del resto l’esperienza del 2015 ci conferma che siamo in grado di arrivare al traguardo, con coerenza e determinazione nonostante l’esiguo numero di addetti e in questa sede senza piaggeria va riconosciuto a tutto l’Ufficio Tecnico l’attaccamento al lavoro che ha permesso brillanti risultati. Senza nascondere le cose che occorre comunque migliorare.

Le attività di manutenzione della città (verde, viabilità, segnaletica ecc.) saranno al centro degli impegni dei vari assessorati a cui sono stati dati i rispettivi obiettivi.

L’assegnazione degli alloggi nella ex 167 è in dirittura d’arrivo, anche se bisogna riconoscere i numerosi ostacoli incontrati sia per motivi tecnici ma anche per le numerose dichiarazioni infedeli presentate.
Le previsioni del bilancio confermano inoltre un impegno a largo raggio sulla promozione della città (anche con le iniziative di altre associazioni, Pro Loco, Borghi Autentici, Gal), nella duplice direzione di una città attraente per i visitatori e i talenti e di una città capace di farsi conoscere nel mondo e di sostenere le proprie imprese sui mercati regionali, nazionali e anche oltre con tutti i limiti di risorse umane ed economiche.

L’inadeguatezza del PRG, concepito all’inizio degli anni 80, è sotto gli occhi di tutti, è volontà dell’Amministrazione approcciarsi verso nuovi strumenti urbanistici, così come si è iniziato a fare con l’approvazione del regolamento sull’edilizia sostenibile, proseguire con la redazione del PUG. Il nostro auspicio è che si sviluppi un vero dialogo, scevro da interessi ristretti e da bandierine ideologiche precostituite e non abbiamo difficoltà ad ammettere che l’intero Consiglio Comunale a prescindere dai ruoli ha coscienza di questa necessità.

L’obiettivo centrale è quello di evitare il consumo di suolo e pianificare gli interventi. CONOSCERE PER DECIDERE. In altri termini la volontà non è semplicemente di mettere qualche vincolo in più o di cancellare qualche area ma la messa a punto di strumenti normativi, fiscali e finanziari in grado di abbatterei costi del recupero e di orientare le risorse verso la rigenerazione e la riqualificazione urbana ed edilizia.

La rete di illuminazione pubblica è datata. Sono cresciuti i punti luce con una esigua spesa, ora è allo studio del dirigente il contratto del progetto di finanza indetto dalla passata amministrazione e che prevede un cospicuo investimento. Nei prossimi mesi contiamo di stipulare il contratto per dotare l’intero paese di una pubblica illuminazione moderna che risparmi energia e alla fine consente un risparmio economico per la collettività, nonché una più efficiente illuminazione.

Ribadiamo la ferma volontà di arrivare nei prossimi mesi alla conclusione dell’interminabile contenzioso con gli assegnatari degli alloggi delle cooperative insediate nella ex 167. L’idea di come risolvere la partita, è condivisa dall’intera maggioranza ma non abbiamo ombra di dubbio che è  lo stesso intendimento della minoranza.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, l’obiettivo è contenere il più possibile la TARI tramite due strumenti; da un lato il recupero dell’evasione grazie alle azioni del nostro ufficio tributi, dall’altro l’efficientamento dei servizi con il gestore,  la raccolta porta a porta anche nell’area industriale, il contrasto all’abbandono e il progetto di sensibilizzazione nelle scuole.

La politica culturale deve avere, come è giusto che sia, ricadute sull’attrazione della città e sulla vita economica e dev’essere centrata sulla qualità dell’offerta e sul ruolo decisivo della cultura per la promozione umana, le virtù civiche, la libertà e un’armonica crescita individuale e collettiva.

E’ spiacevole constatare come la discussione sulle politiche culturali acquavivesi sia monopolizzata da “assessori e direttori in pectore” che continuano a vedere il proprio orticello e mai il giardino della città o peggio quelli che accusano l’Amministrazione di sperperare denaro pubblico in manifestazioni, quando si sa benissimo che il nostro ente impiega pochissime risorse a confronto con altri centri delle stesse dimensioni, e che comunque offrono una qualità culturale e di presenza immensamente superiore.

Le visite alle chiese del centro antico e ai pozzi , stanno riscuotendo un incoraggiante aumento di presenze di visitatori. La biblioteca registra un sempre più crescente frequenza soprattutto di giovani.
E’ confermato l’impegno nei confronti delle varie associazioni per contributi alle iniziative culturali che si svolgeranno nel corso dell’anno ivi compresa l’estate acquavivese.

Nessun taglio è stato portato ai capitoli di manutenzione degli impianti sportivi. Grazie al bando portato a termine per lo stadio “GIANMARIA” e alla ferma volontà di affidare con progetto di finanza, la gestione del Centro Sportivo “VALERIANO”, contiamo di migliorare notevolmente sia l’offerta sportiva, sia il miglioramento delle attuali strutture anche con l’intervento di investimenti privati.
Le amministrazioni di Acquaviva hanno sempre messo al centro delle loro politiche la tutela e la promozione delle persone e la giustizia sociale.

La pesante recessione economica che dura da oltre otto anni, sta determinando vecchie e nuove povertà, le diseguaglianze sociali sono aumentate.
Le varie forme di povertà saranno affrontate attraverso sia il fondo per incentivi all’occupazione, sia attraverso la legge regionale sul Reddito di Dignità ma anche con forme nuove di solidarietà in accordo tra associazione, parrocchie ma anche singoli cittadini.
Il ruolo del Centro anziani Polivalente è centrale per le iniziative non solo rivolte agli anziani ma anche ai bambini e ai ragazzi. Si prevede in tempi brevi l’assegnazione della casa delle associazioni di via Don Cesare Franco a tutte le associazioni esistenti sul territorio per consentire un’allocazione idonea e per riconoscere il ruolo fondamentale che tutti svolgono nell’interesse dell’intera collettività.

Proseguiremo fermamente nell’iniziativa di far tornare a rivivere la vecchia struttura ospedaliera “Miulli” per creare la casa della salute trasferendo il SIM, il Consultorio e tutti gli altri servizi ASL.
L’offerta di scuola per l’infanzia (3 – 6 anni) risulta rispondente alla elevata domanda delle famiglie. Il calo della natalità in corso da alcuni anni, sta producendo un calo della domanda nel nido forse legata anche al tipo di orario di funzionamento, per cui è necessario ripensare ad una rimodulazione dell’offerta.

Nel 2015, abbiamo registrato 4 cessazioni dal servizio di dipendenti comunali, una già nel 2016, per cui la macchina organizzativa che dovrebbe contare 140 unità, è retta da 3 dirigenti di cui 2 a tempo determinato, oltre il segretario generale e 64 dipendenti di cui uno in posizione di staff. E’ una dinamica insostenibile, perché veniamo da una costante diminuzione del personale, e perché mette in discussione il funzionamento dei servizi, che è bene ricordarlo, registrano ancora discreti livelli di gradimento da parte dei cittadini. E questo, è giusto ricordarlo, grazie all’impegno, alla serietà e alla capacità della gran parte del nostro personale, al quale credo debba andare il nostro ringraziamento.
Sindaco, Consiglieri e colleghi,

anni di crisi e di cambiamenti, che hanno messo in crisi antiche certezze, si fanno certamente sentire nel corpo vivo della società acquavivese, ma i segni di una città che ha voglia di reagire ci sono e si vanno diffondendo.
Di fronte alle novità alcuni reagiscono denunciando e a volte agitando semplicemente pericoli e paure. Altri vedono soltanto ”magnifiche sorti progressive “ o si illudono che i soli proclami o affermazione di principi, bastino a far evolvere la realtà verso la giustizia e il benessere.
In realtà i processi vanno affrontati con mente e occhi aperti, per cogliere sia i rischi che le opportunità, con i piedi per terra e la testa nel futuro. A noi pare che in città vada crescendo la consapevolezza che di fronte ad un mondo che cambia non si può restare fermi e non ci si può comportare come se fossimo su un’isola staccata dalle grandi correnti sociali, economiche e culturali di un mondo profondamente interconnesso.

Nonostante l’assalto dell’”antipolitica” e gli errori della politica, che hanno inciso pesantemente anche nell’opinione pubblica acquavivese, la volontà di partecipare alla vita pubblica resta alta e preziosa.
La 1^ Commissione Consiliare ha proceduto e sta continuando con i lavori di riforma dei regolamenti e dello Statuto, il nostro auspicio è che si possa giungere al più preso a soluzioni ampiamente condivise, per offrire agli acquavivesi, nuovi canali di dialogo con l’Amministrazione e il Consiglio e strumenti seri e praticabili di democrazia diretta e partecipata.

La maggioranza di centro sinistra nonostante alcune difficoltà, ha dimostrato solidità e capacità di iniziativa. Al tempo stesso ha saputo dialogare al suo interno e anche con i gruppi di minoranza.
Lo spazio per lavorare insieme e allargare la partecipazione c’è. Siamo pronti, per il bene e il futuro di Acquaviva.

martedì 24 Maggio 2016

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tonino santamaria
tonino santamaria
7 anni fa

Neanche una parola sulle Attività Produttive, sulle politiche per l’artigianato, commercio, industria e agricoltura, e su tutta l’area PIP, sulla Lottizzazione, e sull’area di ampliamento dello stesso PIP. Non una parola sulla creazione di posti di lavoro, su progetti di sviluppo del paese: peccato, un’altra occasione persa!!