Cultura

Un mondo a p’arte

Alessia Cimmarrusti
Incontro col gallerista Donato Armienti.
scrivi un commento 856

Come si fa ad entrare in un quadro? Con un po’ di magia.

Lo diceva Mary Poppins: rifletti, ammicchi, sbatti un po’ le palpebre, poi chiudi gli occhi e salti.

Avete difficoltà? Niente paura.

C’è una piccola pinacoteca in Piazza Vittorio Emanuele dove potrete provare le stesse sensazioni.

Abbiamo incontrato Donato Armenti, proprietario della galleria aperta nel settembre 2001.

Questo cultore dell’arte nutre la sua passione da bambino, partecipa alle mostre, legge riviste di settore, visita le fiere più note in Italia e in Europa.

Le Fiere d’arte sono vetrine importanti per galleristi che propongono artisti italiani e internazionali. Essere presenti è utile non solo per conoscere le tendenze del mercato, ma anche per creare una rete di contatti e intavolare conoscenze future.

Una delle più famose è quella organizzata a Bologna l’ultima settimana di gennaio. Seguono Torino, Firenze, Bergamo.

Per riuscire al meglio in quest’attività è necessario unire alla passione, l’intraprendenza, la conoscenza del mercato dell’arte e l’entusiasmo per le relazioni pubbliche.

In vent’anni, Donato ha promosso più di centocinquanta iniziative per la città di Bari e provincia.

Il programma della galleria prevede un’esposizione di vari artisti, ma una volta l’anno dedica quattro – sei settimane ad un solo pittore contemporaneo.

Nel marzo 2006, ad esempio, è stata ospitata una mostra di quadri di Raffaele De Rosa, del quale si può apprezzare in galleria l’immaginoso e fiabesco “Le donne, i cavalieri, l’arme, gli amori”.

Nel marzo 2007 è stata la volta di Giuseppe Giorgi, che in “Fresco mattino” e “Tempietto sul lago” sembra aver fissato su tela dei miraggi.

Il prossimo, a marzo 2009, sarà Giovanni Lorenzetti, docente di Discipline pittoriche presso l’Università degli Studi di Pisa, che riprende lo stile del ‘600 con la delicatezza della fisionomia e un’adorabile premura per i chiaroscuri.

Ha prodotto opere per i Palazzi Vaticani (in particolare il quadro di Santa Bona, consegnato nel 2002 a Giovanni Paolo II), un ritratto del Senatore Luciano Modica e un dipinto di S. Margherita di Antiochia, per la chiesa di Alba Cuneo.

Donato ci racconta di avere un debole per il Manierismo, l’Impressionismo e l’arte figurativa che mette in risalto le espressioni del viso e i particolari cromatici.

In tanti hanno preso parte alle sue esposizioni, muovendosi verso Acquaviva da tutta la Puglia.

Ci duole sapere che proprio gli acquavivesi non hanno risposto sempre con entusiasmo.

Cosa pensare?

Per apprezzare la particolarità di un dipinto, non serve essere intenditori, basta avere un animo sensibile. Cosa ne è stato del nostro?

Chiudete gli occhi e provate a ricordare…

giovedì 21 Febbraio 2008

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Diritto_diParola
Diritto_diParola
16 anni fa

Continua la tua attività. Te ne siamo grati.Ci consenti di conoscere dei dipinti che altrimenti avremmo mai visto e di apprezzare il bello, l’eleganza e il buon gusto. Per quanto riguarda l’entusiasmo degli Acquavivesi non puoi pretenderlo. Siamo in pochi a volerne sapere di più sull’arte ma ben decisi a seguire le tue iniziative.