Un lettore di AcquavivaLive.it, Nicola Lenoci, sottoscrive lo "sfogo di un cittadino qualunque", pubblicato il 12 agosto scorso, e spera in un rilancio di Acquaviva, definita "una nave alla deriva in un mare tempestoso".
Pubblichiamo di seguito la sua testimonianza, ringraziandolo per il suo prezioso contributo.
«Spett.le Redazione, preliminarmente penso che l’articolo del 12 c.m. intitolato "Lo sfogo di un cittadino qualunque" merita ampiamente la collocazione nella rubrica della "Politica" più che in quello della "Cronaca".
Tanto sia per la perspicacia di chi lo ha scritto, inusuale in una persona comune, sia perchè l’articolo in questione mi pare sintetizzi comunque i sentimenti della gran parte dei cittadini acquavivesi, di quelli cioè che lavorano duramente dalla mattina alla sera, di quelli che per guadagnare uno stipendio (sempre più misero) si sottopongono a lavori umili ed umilianti.
Quell’articolo ha centrato il problema, per così dire, esistenziale che sta vivendo il nostro Comune, il quale, ormai da lungo tempo, è sempre più simile ad una nave alla deriva in un mare tempestoso.
Da parte mia penso sia un errore ritenere l’approvazione del PRG come la panacea di tutti i mali , mentre invece le cause vere della disfatta acquavivese, i nostri amministratori le tengono artatamente nascoste alla collettività.
Una cosa però è certa: i richiami fatti ad una "sommossa popolare" e ad un "paese fantasma" ci riportano ai tempi bui che altre città hanno già vissuto (come Gioia del Colle) o stanno tuttora vivendo (come Taranto) e che ora, evidentemente, incombono anche su Acquaviva.
Ad ogni buon conto la lettera citata ci fa almeno ben sperare che non esistono soltanto persone inermi ed imbelli che lasciano andare in malora i valori, le tradizioni, la laboriosità, la capacità di progresso di questa nostra città, una volta rigogliosa, poi lungamente bistrattata e vituperata, ma anche intelligenze vive e attente come quella del "cittadino qualunque" che spero faccia sempre più numerosi proseliti.
Un cordiale saluto».