Politica

Da Sinistra due frecciate alla Maggioranza

La Redazione
Due gli interventi che registriamo oggi, entrambi da sinistra ed entrambi verso il medesimo obiettivo: il primo cittadino Pistilli e la maggioranza.
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Non accennano a placarsi, perlomeno a livello verbale, le turbolenze politiche in seno all’amministrazione comunale.

Due gli interventi che registriamo oggi, entrambi da sinistra ed entrambi verso il medesimo obiettivo: il primo cittadino Pistilli e la maggioranza.

«Durante il Consiglio Comunale svoltosi lo scorso 23 Luglioscrive il consigliere Imma Morano della Margherita il Sindaco di Acquaviva e parte della sua maggioranza decidevano di abbandonare l’aula, sottraendosi così alla discussione di importanti provvedimenti da loro stessi inseriti in tutta fretta all’ordine del giorno.

Gli otto Consiglieri di opposizione hanno portato avanti i lavori del Consiglio Comunale unitamente a quattro Consiglieri Comunali che aderiscono alla maggioranza di Centro- destra ( il Consigliere Comunale del Gruppo Misto, Tommaso Montenegro insieme ai Consiglieri Angela Piconio e Francesco Montenegro della lista “ Primavera in Movimento” nonché il Presidente del Consiglio Vito Abrusci di Alleanza Nazionale).

Così, le forze di opposizione, divenendo maggioranza, hanno indirizzato l’attività amministrativa approvando alcuni provvedimenti di utilità socio- economica per Acquaviva presentati dallo stesso centro- sinistra ed hanno inoltre bocciato il Rendiconto di Gestione del governo cittadino di centro- destra .

Nella stessa serata del 23 Luglio il Sindaco ha reso noto di voler rassegnare le dimissioni perché stanco dei continui ricatti dei gruppi di potere della città, desiderando che si faccia pulizia in questo paese sia a destra che a sinistra. Il giorno dopo, ha dichiarato l’esistenza di esigui margini di recupero, e forse neppure quelli, all’interno della sua maggioranza.

Credo sia arrivato il momento di dare un freno alle intemperanze e di prendere atto dell’immobilismo stagnante in cui vive la citta’. Il sindaco inizi a fare chiarezza e pulizia denunciando quali sono i gruppi di potere della citta’ che pensano di poter condizionare le sorti di questo paese e quali i loro ricatti !! Al sindaco Francesco Pistilli , che spesso, volendo gettare veleno sul centro- sinistra di Acquaviva prende ad esempio la frase“Non riesco a coniugare moralità e politica” (Pronunciata anni fa prima di rassegnare le dimissioni dal Sindaco di un governo di centro-sinistra), ritengo che vista la situazione di incapacita’ governativa della sua stessa maggioranza e, senza ricorrere ad astruse alchimie politiche, dovrebbe compiere un atto di mera responsabilita’ ed onesta’ politica verso gli acquavivesi e verso la citta.»

Non è più tenero Giuseppe Luisi della Sinistra Giovanile che parla della maggioranza come “una nave senza timone e senza vela”.

«Senza timone – scrive Luisi – non si può stabilire la rotta, senza la vela non si può accogliere la spinta del vento necessaria a far muovere la nave. Max Weber in una celebre lezione su “la politica come professione” diceva che “etica della convinzione ed etica della responsabilità si completano a vicenda e che solo congiunte possono formare il vero uomo, quello che può avere vocazione alla politica”. Ma la fase politica che attraversa il nostro paese non solo sembra in antitesi con questi due concetti ma il più delle volte sembra addirittura rinnegarli.

Non può essere considerata prova di responsabilità non prendere atto di quanto delicata sia l’attuale situazione politica acquavivese e rimanere quindi inerti di fronte alla stessa aspettando quasi che ai molteplici problemi vi sia una soluzione miracolosa. In politica non è così. Il compito del politico, ma del politico per “vocazione”, non è solo quello di gioire nei momenti relativi al successo elettorale ma soprattutto quello di dare risposte concrete ad un paese che da molto tempo sembra sempre più abbandonato a se stesso, si muove a tentoni in quanto prigioniero di una politica che va irrimediabilmente intorpidendosi.

Chi rappresenta legalmente una comunità ha il dovere di risvegliare in alcuni e di far scoprire ad altri la passione per la politica anche, se non soprattutto, nei momenti più delicati con un atto di grande responsabilità prendendo coscienza di quando una situazione sembra ormai irreversibile.

Capire quando il proprio cammino è giunto al termine mi sembra l’unica soluzione plausibile per non allungare l’agonia di un paese che sicuramente non merita questa instabilità politica. Quando invece si è ostinati a dire il contrario, volendolo quasi dimostrare con una visione illusoria della situazione venutasi a creare, non solo si pecca di saccenteria, ma al contempo non si ha un’alta considerazione dei cittadini.

Non si può dire agli stessi che “è sempre colpa degli altri” perché quando si ha una maggioranza e non si è in grado di governare, bisogna riconoscere le proprie difficoltà con un po’ di onestà intellettuale e forse anche con un briciolo di “orgoglio politico” senza celare le proprie insicurezze, le proprie insoddisfazioni ma soprattutto senza servirsi dell’altra parte politica come capro espiatorio. È una politica piccola quella delle scorciatoie!

C’è chi, “non riuscendo a coniugare moralità e politica”, ha dato a questa frase un seguito concreto dando prova che la politica se fatta per passione ha come finalità il raggiungimento del bene comune; chi al contrario utilizza ipocritamente la stessa frase per denigrare l’avversario politico non capendo che questa, nella sua posizione attuale, appare come un’arma a doppio taglio.

Infatti bisognerebbe quantomeno prendere esempio da chi ha originariamente pronunciato quella frase, dando finalmente prova di grande responsabilità nel rimettere nelle mani del cittadino la possibilità di decidere per il futuro del nostro paese.»

mercoledì 1 Agosto 2007

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