Politica

«Basta accanimenti, siamo disponibili ad una azione di governo»

La Redazione
Lo dichiara il consigliere comunale Francesco Montenegro.
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Pubblichiamo di seguito la nota del consigliere comunale Francesco Montenegro sulla crisi amministrativa al Comune di Acquaviva.

Il susseguirsi di dichiarazioni sulla crisi politica dell’amministrazione Pistilli impongono anche al sottoscritto una serie di riflessioni, quantomeno per il sacrosanto diritto di replica.

La crisi politica è iniziata a seguito della richiesta, da parte del sottoscritto e dei Consiglieri Piconio e Montenegro Tommaso, di un serio e concreto coinvolgimento nelle decisioni e nelle scelte dell’attività amministrativa, da parte di tutti i Consiglieri della maggioranza, che fino a questo momento sono prerogativa del Sindaco e di pochi suoi eletti.

Coinvolgimento serio, che investa piccole e grandi tematiche, e non semplice ratifica, in sede di Giunta e di Consiglio, di quanto altri hanno già deciso. E non dico nulla di nuovo in quanto ciò è stato da me pubblicamente esplicitato in una intervista a Telemajg e nel corso di alcuni interventi in Consiglio Comunale.

Questa richiesta, ritengo sacrosanta e democratica, ha determinato la revoca, da parte del Sindaco, della delega assessorile ai Lavori Pubblici nei confronti di Giuseppe Paradiso, rappresentante del movimento politico CDL, ed in seguito sono state poste in essere una serie di azioni tendenti ad estromettere dalla maggioranza ora il Consigliere Montenegro Tommaso ora il Gruppo del CDL, al fine di garantirsi comunque una maggioranza in seno al Consiglio Comunale.

Tali azioni, purtroppo per gli autori, non hanno sortito alcun risultato e da qui ecco una serie di accuse nei confronti dei tre “indisciplinati” al fine di denigrare la loro immagine ed azione politica.

Prima tacciati quali “ricattatori”, ma sino ad oggi il Sindaco non ha ancora chiarito i ricatti ai quali è stato sottoposto da parte del sottoscritto, poi quali rappresentanti di “gruppi di potere”, sarebbe opportuno evidenziare quale gruppo di potere rappresento e quali interessi cerco di tutelare, ed infine i rappresentanti dell’UDC che, ergendosi a professori e giudici, vedono nel nostro comportamento e nelle nostre richieste “un modo vecchio e becero di guardare alle cose della politica”, giudicano i nostri passaggi di partito e si avventurano in accuse, chiamiamole sgradevoli, su ipotetici “passaggi di coalizione in attesa di futuri incarichi politici e clientelari” ed infine addossano ogni responsabilità per un’ attività amministrativa che risulta svilita ai “soliti furbetti della politica” (vedi articoli apparsi sulla Gazzetta del Mezzogiorno e sul sito web www. Acquavivalive.it). Ma questi elargitori di giudizi sono quantomeno casti e puri?

E non intendo entrare nel merito su quanto si è detto nei nostri confronti circa il dissenso sulla linea politico-amministrativa che la maggioranza intende adottare sul Piano Regolatore Generale.

I giudizi e le invettive politiche possono essere accolti dal sottoscritto solo se pervengono da parte di coloro che effettivamente, esclusivamente e disinteressatamente perseguono, con la loro azione politica, il bene e l’interesse collettivo della nostra amata Acquaviva, non da altri.

Non si riesce a capire il motivo di tale accanimento nei confronti di consiglieri Comunali che rivendicano il sacrosanto diritto ad espletare pienamente il compito al quale sono stati delegati dagli elettori, quello di governare la cittadinanza assieme a tutti coloro che determinano la maggioranza di governo. Se questo significa ricattare e svolgere in un modo vecchio e becero l’attività politica, il sottoscritto orgogliosamente e fieramente continuerà a farlo.

Mi chiedo perché tanta ritrosità a voler condividere le decisioni e le priorità di governo con gli altri consiglieri ele
tti. Ritrosità fino al punto di consegnare Acquaviva nuovamente nelle mani di un Commissario Prefettizio. I misteri della politica.

La politica è di tutti e non di pochi. Le decisioni devono essere di tutti e non di pochi. Acquaviva è di tutti e non di pochi. Gli interessi di Acquaviva sono della collettività e non di pochi “eletti”.

E’ la democrazia che lo insegna, purtroppo per alcuni.
Con l’odio, il rancore, l’egocentrismo e la tirannia non si è mai creato nulla di buono. E la storia lo insegna.

Acquaviva ha bisogno di ritrovare serenità, nelle istituzioni, nei rapporti tra i partiti, tra le realtà sociali, tra i cittadini. La politica ha anche questo compito. Solo in questa maniera si può pensare di poter porre le basi per un rilancio sociale ed economico.

Ebbene, se effettivamente si vuole dare slancio all’attività amministrativa, se si vuole concretamente cambiare pagina, se si vogliono realmente risolvere le problematiche che investono il nostro paese, e sono tantissime, se si vuole costruire una Acquaviva migliore per noi ed i nostri figli, il sottoscritto ed il CDL sono pronti a questa nuova sfida e saranno, se invitati, ben lieti di confrontarsi serenamente, apertamente e pubblicamente, con le altre forze dell’attuale maggioranza per programmare l’azione futura di governo, che veda protagonisti tutti i Consiglieri Comunali in una maniera concreta ed incisiva.

martedì 31 Luglio 2007

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