Attualità

Emergenza randagismo

Flora Caporusso
Il sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi provvedendo alla loro cattura e idonea collocazione presso il canile municipale
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È ormai elevatissimo il numero dei cani randagi ad Acquaviva. Stando alla legge nazionale 281/1991 sulla prevenzione del randagismo, il sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi provvedendo alla loro cattura e idonea collocazione presso il canile municipale.

Ma ben consci della situazione di esubero del numero di questi nel canile di Acquaviva, che ha superato i 200 ‘ospiti’, la cittadinanza auspica che, perlomeno, si faccia fronte a questa situazione intervenendo con dei programmi di sterilizzazione, previsti dalla Legge Regionale numero 12 del 1995.

Ma anche in questo caso ci sono dei limiti, in quanto i cani sottoposti a sterilizzazione devono poi essere affidati ad un tutore responsabile, nel caso specifico il primo cittadino, che dichiari di assumersi tutti gli obblighi e le responsabilità nei confronti del cane sterilizzato.

Ciò comporta il fatto che se il cane in questione causi un incidente stradale, a risponderne sarebbe l’amministrazione comunale, e se questo tipo di responsabilità la moltiplichiamo per tutto il numero di cani randagi presenti ad Acquaviva, diventa un “bel problema” per il Comune.

Come se non bastasse, ad appesantire il già grave problema del randagismo è l’incivile comportamento della gente che si sente in “diritto di potersi sbarazzare del proprio animale” solo perchè lo abbandona nei pressi del canile, obbligando qualcun’altro ad occuparsene.

lunedì 11 Giugno 2007

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