Col termine terapia nutrizionale si definisce il metodo che consiste nell'utilizzare gli alimenti a fini terapeutici come fossero medicinali, tenendo conto dell'apporto chimico e dei principi attivi in essi contenuti, dei cofattori che ne permettono l'utilizzo, dell'interazione degli alimenti nell'ambito dello stesso pasto e infine dell'azione diretta dell'alimento sui singoli organi e apparati del corpo. Presupposto importante è che sia corretta la diagnosi così come, quindi, l'associazione degli alimenti.
Qualche decennio addietro tali concetti erano riconosciuti e portati avanti solo dalle medicine non convenzionali o da studi di naturopatia. Oggi importanti centri universitari americani conducono ricerche sugli effetti dell'alimentazione nell'insorgenza di malattie cronico-degenerative. Da molto tempo si conoscono, per esempio, le virtù medicamentose delle crucifere che contengono molecole considerate oggi tra i più potenti annticancerogeni e disintossicanti da composti chimici e metalli pesanti introdotti dall'esterno. Oggi ricerche sui cibi o sulle molecole in essi presenti, sono condotte alla stessa stregua di come si studiano i prodotti farmaceutici. La terapia nutrizionale è divenuta un crocevia di conoscenze ed è il punto di confluenza di scoperte che derivano da altre branche quali la nutrigenomica e tante altre che hanno come fine la salute dell'uomo.
Articolo tratto dall'agenda Adesso, 365 giorni da vivere con gusto, a cura di Paolo Massobrio. Comunica Editions