di Saverio Iacobellis
La mattina di ieri 30 dicembre, alle 1000, ha avuto luogo l’assemblea straordinaria del Consiglio Comunale.
Come prosecuzione dell’adunanza del giorno 28, i lavori di Consiglio si sono particolarmente protratti sul tema dei debiti fuori bilancio e sul tema delle spese legali. Nonostante la posizione recentemente manifestata dal consigliere Cassano, si respirava un clima composto e votato a un sereno confronto.
Opposizioni assenti, eccetto la sinistra rappresentata da Carucci e la destra rappresentata da Solazzo: coppia in teoria inedita, ma capace nei fatti di dialogare con molta intelligenza e in costruttiva armonia.
Dopo il consueto inno di Mameli, i lavori in Consiglio partono dal primo ordine del giorno: e dal primo minuto, Cassano è già pronto a scendere in campo.
Tribunale di Bari – Controversia promossa dai coniugi Visceglia e Cordasco c/Comune. Riconoscimento del debito fuori bilancio art. 194 comma 1 lett. e) del TUEL in favore dell’Avv. Armigero per saldo spese legali di euro 13.470. Intervento del consigliere Compagnia della Arti, Cassano: il consigliere rimane coerente alla posizione assunta il giorno 28, a suo parere i debiti fuori bilancio e le parcelle nascono come "funghi" presso il Comune, senza che quest’ultimo agisca con la perfetta conoscenza dell’esatto ammontare di tutti i debiti fuori bilancio, che solitamente coinvolgono, in troppe occasioni, delle cifre da tre a quattro zeri.
I tempi non sono facili e bisognerebbe agire con maggiore prudenza e trasparenza, senza più trascurare le parcelle legali delle cause perdenti del Comune e le spese assieme al decorso del tempo che spesso ne influenzano la reale dimensione finanziaria. Fermo restando che il Comune ha sempre diritto a difendersi, il consigliere sembra annuire con sottile ironia che se il Comune, in futuro, sarà portato anche a facili sconfitte, farebbe meglio a cambiare in toto la strategia in tema di controversie: introdurre un tetto massimo di spesa concordato fra il Comune e il suo difensore, riconducibile al decreto Bersani. Intervento di Tria, consigliere di maggioranza: si potrebbe ipotizzare una convenzione da sottoscrivere con i futuri legali per non eccedere il tetto massimo, in alternativa c’è l’Avvocatura di Stato. I dubbi sollevati dal consigliere Cassano sono legittimi, ma le scelte importanti si concordano solo con il mondo della politica.
Per il consigliere Benevento, Italia dei Valori, l’intervento di Cassano è superfluo perchè pretende di aprire un dibattito giuridico: le vecchie controversie si devono risolvere in via extra-giudiziaria, attraverso il più moderno istituto della conciliazione. Per le controversie future, nulla vieterà al Comune nel potersi incanalare per strategie del tutto differenti. Il primo o.d.g. passa con i voti della maggioranza, si astiene Cassano e l’opposizione. Il secondo ordine del giorno: modifica ed integrazione delibera C.C. n. 66 del 03.06.2009 ad oggetto: TAR Puglia (R.G. 1610/2004) Controversia promossa da Giustino Salvatore c/Comune. 3. Riconoscimento del debito fuori bilancio, art. 194 c. 1 – lett. e) D. Lgs. 267/2000, per saldo spese legali pari a euro 1.031 a favore dell’Avv. Casucci. Il secondo o.d.g. passa tranquillo attraverso i voti della maggioranza, si astengono Cassano e l’opposizione. Il terzo ordine del giorno: riconoscimento del debito fuori bilancio art. 194 c.1 lett. e) D.Lgs. 267/2000. Liquidazione in favore del Sig. Lenoci Vito per rimborso spese legali sostenute per la difesa dinanzi al Tribunale di Bari, 1 Sez. Penale.
Colpo di scena: il consigliere centro-sinistra Borregine è contrario alla liquidazione e trascina a sè la volontà della maggioranza, perchè quest’ultima deve meglio approfondire il tema del provvedimento. Ne consegue una logica richiesta di rinvio. Carucci, Sinistra Ecologia Libertà, non comprende la posizione di Borregine: ne nasce un breve battibecco. Carucci ringrazia il consigliere Solazzo, Giovani per Petruzzellis, per l’aiuto che ha ricevuto nel comprendere meglio il provvedimento, giacchè sospetta di non essere esattamente l’unico a non averlo bene inteso. Interviene Solazzo, esorcizzando ogni spirito polemico: ma dov’è il problema? E’ un problema di definizione di parcella? Oppure il pagamento spetta a un soggetto terzo rispetto al Comune? Replica di Borreggine: non è per una questione di parcella, ma trattasi di un rimborso per un lavoratore del Comune. "La maggioranza ha bisogno di approfondire e poi prenderà una decisione". Secondo Solazzo le cose non quadrano: c’è la motivazione per il provvedimento e si può prendere una decisione… Borreggine cerca di interrompere Solazzo, il Presidente del Consiglio Comunale interviene a favore di Borreggine. Interviene poi Carucci. Solazzo riprende il microfono assieme a Carucci: la motivazione era già presente nella riunione dei capigruppo. Borreggine marca Solazzo: la motivazione non è presente in camicia. Replica di Carucci: il caso è già stato chiuso e nulla impedisce il rimborso. Passa ai voti la posizione promossa da Borreggine, Cassano si astiene con l’opposizione.
Il quarto ordine del giorno: Corte di Cassazione controversia promossa da Musci Chiara c/Comune. Riconoscimento del debito fuori bilancio art. 194 comma 1 lett. e) del TUEL in favore dell’Avv. Clemente di euro 16.016.
Passa subito ai voti: passa con i voti della maggioranza, eccetto Cassano e l’opposizione. Il quinto punto: Tribunale di Bari Sez. distaccata di Acquaviva delle Fonti promossa da Lenoci Giuseppe c/Comune di Acquaviva delle Fonti. Riconoscimento del debito fuori bilancio art. 194 comma 1 lett. e) del TUEL in favore dell’Avv. Lorusso per saldo spese legali pari a euro 7.130. Copia della presente delibera alla Corte dei Conti. Passa con i voti della maggioranza, eccetto Cassano e l’opposizione.
La maggioranza allo sbando,sl ora qualcuno inizia a vedere il marcio che c’è sul Comune.Andate avanti così ci manca il Commissario.
Ma cosa dici claudioForzaNuova ? ma quale marcio ? finalmente ad Acquaviva si respira aria nuova, aria fresca. Sono tornati Carlo, Angelo e Leonardo… che dovevano fare pulizia sull’ufficio tecnico…infatti stanno pulendo tutto. Bilancio dei primi 8 mesi di Squicciarini = nulla. Dopo Pistilli 1 e 2 adesso c’è Pistilli 3 … la vendetta.