Politica

Le Associazioni si mobilitano per l’emergenza rifiuti:

Valentino G. Colapinto
L'Osservatorio Civico, l'Associazione L'Incontro e Cittadinanzattiva chiedono una convocazione urgente da parte del Sindaco
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di Valentino G. Colapinto

Acquaviva delle Fonti è il paese delle mille e una associazioni, molte delle quali, purtroppo, solo “fantasma”, ossia esistenti sulla carta ma non nei fatti. Fanno felice eccezione l’Osservatorio Civico, l’Associazione L’Incontro e Cittadinanzattiva, che da molti anni sono impegnate attivamente per il bene comune del nostro paese.
Michele Ciccarone (Osservatorio Civico), Domenico Morgese (Cittadinanzattiva) e Roberto Tritto (Associazione L’Incontro) ci hanno richiesto un incontro per esporre la loro ultima iniziativa, questa volta però congiunta, perché – come si dice giustamente – l’unione fa la forza.

Michele, cos’è l’Osservatorio Civico e da quanto tempo opera sul territorio?
Ciccarone: L’Osservatorio è stato costituito alla fine del 1999 e da oltre dieci anni s’interessa ai problemi cittadini, cercando di dialogare con le istituzioni, ma purtroppo constatando spesso la mancanza di attenzione e di coinvolgimento da parte delle varie amministrazioni comunali.
Adesso abbiamo deciso di unire le nostre forze, aderendo, insieme all’Associazione L’Incontro, a Cittadinanzattiva, un movimento per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori.
Una nostra prima iniziativa congiunta sarà questa di sollecitare – tramite una lettera che protocolleremo lunedì 13 – un incontro urgente con il Sindaco Squicciarini, al fine di discutere dello stato del servizio d’igiene urbana ad Acquaviva (di cui il Sindaco detiene la delega ed è quindi responsabile).
Tra le tante questioni, questa ci è sembrata la più urgente, alla luce sia del fatto che il contratto con la Lombardi Ecologia è ormai scaduto da anni e sia della proposta molto interessante avanzata da Tonino Santamaria (per conto del CNA e del COFIDI) di costituire ad Acquaviva un “Polo del Riciclo”.
Non dimentichiamoci che questo è un settore strategico, che può costituire occasione per uno sviluppo qualificato del territorio e per la creazione di molti posti di lavoro.

Ma a che titolo pretendete questo incontro?
Ciccarone: La legge prevede che in occasione del conferimento di appalti per i servizi pubblici vengano coinvolte le associazioni al momento di stipulare i contratti, in maniera tale che gli stessi siano conformi alle esigenze reali dei cittadini. La nostra richiesta di consultazione preventiva è, quindi, un diritto previsto dello stesso Legislatore all’art.2, comma 461 della legge n.244 del 2007. È previsto inoltre che – una volta aggiudicato l’appalto – la qualità del servizio sia monitorata in maniera permanente con la partecipazione delle associazioni stesse.
Tutti sanno benissimo che ad Acquaviva la qualità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e soprattutto la raccolta differenziata non sono mai decollate veramente, anzi.
Nonostante siano stati utilizzati ingenti fondi regionali per il potenziamento della raccolta differenziata, il numero delle isole ecologiche è rimasto lo stesso. La Regione erogò a suo tempo centinaia di milioni, ma poco o nulla è stato fatto con quei soldi.
Prima di definire il capitolato e avviare le procedure per il nuovo appalto è bene che siano coinvolte le associazioni, anche per quanto riguarda i controlli. Che non sono mai stati effettuati in modo serio e continuativo.
E si consideri soprattutto – e questo è scandaloso – che dal 1998 (anno in cui la Lombardi si aggiudicò la gara) al 2003 (anno in cui è scaduto il contratto) fino a oggi (stiamo quindi operando in regime di proroga da ben sette anni), le relazioni trimestrali che dovevano essere fatte dall’ufficio preposto del Comune a proposito dell’andamento del servizio, in realtà sono state redatte da un rappresentante della ditta. Il controllato, quindi, si autocontrolla e relaziona che tutto andava bene!
I controlli seri non sono mai stati fatti e non sono mai state comminate sanzioni laddove si rilevavano delle anomalie.
Inoltre, rispetto all’obiettivo del 65% di raccolta differenziata fissato per il 2012 Acquaviva è lontanissima. Credo che non raggiunga il 10-12% e per questo il Comune paga sanzioni salate alla Regione.
La situazione è, quindi, delicatissima e questo è un vero banco di prova per la nuova Amministrazione. Speriamo che sarà possibile dialogare con spirito di collaborazione e non di contrapposizione, visto che siamo per statuto associazioni apolitiche e apartitiche.

Ricordiamo che la ditta Lombardi ha avviato un contenzioso con il Comune chiedendo il pagamento di un presunto debito di tre milioni di euro, dovuto al mancato aumento ISTAT e al personale comunale sostituito, e che questo debito, laddove riconosciuto come effettivo, rischierebbe di portare al dissesto finanziario del Comune. Intanto gli stipendi degli operatori ecologici non vengono pagati e si rischia l’interruzione del servizio di raccolta.

Il contratto della Lombardi è scaduto nel 2003. Perché chiede queste competenze solo adesso dopo sette anni? La ditta sostiene di aver chiesto queste competenze a tempo debito, senza aver ottenuto alcuna risposta, ma questo va accertato. Ed è strano e preoccupante che l’Amministrazione stia facendo passare mesi senza approfondire la situazione, rischiando così di arrivare all’emergenza.

Diamo la parola a Domenico Morgese, responsabile locale di Cittadinanzattiva.
Morgese: Come referente di Cittadinanzattiva sul territorio, non potevo fare a meno di aderire alla proposta dell’Osservatorio Civico e dell’Associazione L’Incontro, in quanto siamo da sempre molto vicini a questi problemi.
Cittadinanzattiva è un movimento di partecipazione civica nato nel 1978, che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori, riconosciuto dal 2000 come associazione dei consumatori e con oltre 86.000 aderenti in tutta Italia. Tra i nostri strumenti c’è il “Tribunale per i Diritti del Malato”, che abbiamo attivato anche ad Acquaviva, ma ci occupiamo pure di sicurezza nelle scuole, di giustizia e di recente fattura è anche l’Audit civico, che consiste in un’analisi critica e sistematica dell’azione delle aziende sanitarie.
Nella mattinata di domenica 12 dicembre organizzeremo in piazza Vittorio Emanuele II una seconda edizione (dopo la prima tenutasi il 21 novembre scorso) della IV Giornata Europea Per i Diritti del Malato, durante la quale distribuiremo a tutti la “Carta Europea per i Diritti del Malato”, che elenca i quattordici diritti del malato.

Domenico, dalla tua posizione di osservatore privilegiato, ritieni che questi quattordici diritti siano rispettati nelle strutture della nostra sanità locale?
Morgese: Purtroppo non tutti questi diritti vengono tutelati, alcuni in modo lieve e altri in modo più grave. Un punto critico è sicuramente quello delle liste d’attesa, troppo lunghe. Un altro è quello delle barriere architettoniche.
Il Tribunale per i Diritti del Malato è stato istituito ad Acquaviva dal 2007-8, ma tuttora non abbiamo una nostra sede, né presso l’ospedale Miulli né presso la locale ASL o il Comune di Acquaviva, nonostante l’abbiamo richiesta più volte e la stessa sia prevista per legge e finanziata con fondi regionali.
L’unico che ci ha risposto è stato Don Mimmo Laddaga, che per tre volte ce l’ha rifiutata, sia per lettera che telefonicamente o tramite colloquio diretto. La motivazione addotta è stata che non c’è bisogno di un’altra associazione di volontariato, perché già c’è il CODACONS e per lui basta quello, invece secondo me queste due associazioni hanno caratteristiche differenti. A mio parere, il Tribunale per i Diritti del Malato tutela in maniera specifica i diritti del malato, mentre il CODACONS è più genericamente rivolto ai consumatori.
Ciccarone: Ogni associazione ha il diritto di presidiare queste strutture, in maniera che – secondo le rispettive logiche – siano tutelati i diritti del malato. Se invece di una ce ne sono due, tanto meglio. La vigilanza sarà potenziata a vantaggio del malato stesso. Non è una concorrenza tra associazioni.

Ma è previsto per legge che venga concessa questa sede?
Ciccarone: Certo, c’è un protocollo d’intesa che è stato firmato tra gli Ospedali convenzionati e l’Assessorato Regionale per la Sanità che prescrive che queste strutture convenzionate abbiano l’obbligo di mettere a disposizione dell’associazionismo e del volontariato degli spazi appositi.
Non vedo perché l’Ospedale Miulli collabora con l’AVO e con il CODACONS, fornendo loro degli spazi adeguati, ma si rifiuta di farlo con il Tribunale per i Diritti del Malato. Questa è una violazione del protocollo d’intesa, ma per adesso non vogliamo arrivare a una controversia giuridica, in quanto vogliamo collaborare in maniera pacifica per la salvaguardia dei diritti dei malati.

Roberto, quali sono invece le iniziative dell’Incontro?
Tritto: Come Associazione L’Incontro, contempliamo nel nostro statuto la tutela e valorizzazione dell’ambiente e, quindi, abbiamo accolto con piacere la proposta dell’Osservatorio Civico a proposito del problema dei rifiuti.
Come Associazione L’Incontro stiamo realizzando insieme all’Ass. Prometeo un opuscolo che verrà distribuito gratuitamente all’interno delle scuole elementari e medie di Acquaviva, ma contiamo in futuro di allargare questo progetto ai comuni viciniori.
Il fine è quello di sensibilizzare i ragazzini, attraverso delle vignette curate da Teresa Guido, all’importanza della raccolta differenziata e del riutilizzo degli oggetti, che è poi il messaggio che abbiamo cercato di trasmettere attraverso tutte le nostre iniziative del 2010.
Ciccarone: A proposito della proposta di Santamaria di istituire un Polo del Riciclo, la cosa è tanto più fattibile, proprio perché recentemente si è costituito il Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo in Puglia con sede presso la Confindustria di Taranto e, quindi, adesso ci sono le condizioni migliori per poter avviare questo progetto.

Visto che stiamo parlando di ambiente, ricordiamo che la Consulta della Cultura ha tra le sue competenze anche quella ambientale e che nell’ultimo Consiglio Comunale sono stati nominati Raffaele Borregine (IDV) per la maggioranza e Francesco Montenegro (PDL) per la minoranza, come rappresentati consiliari per la Consulta, come previsto dallo Statuto. Avete notizia di prossime convocazioni della Consulta?

Ciccarone: Noi ci aspettiamo l’immediata convocazione della Consulta della Cultura e dell’Ambiente per prendere atto della nomina dei due nuovi rappresentati consiliari e per dare quindi avvio e rilanciare l’azione della Consulta stessa.
Sono scadute le cariche direttive ed è bene che vengano subito rinnovate per mettere in condizione la Consulta di funzionare subito a pieno regime.

C’è qualcos’altro che volete aggiungere?
Morgese: Ritornando al discorso della sede, poiché dalla passata amministrazione non abbiamo avuto risposte, siamo già ripartiti alla carica con la nuova e mi ha fatto piacere notare l’interessamento dell’Assessore alla Cultura Francesca Pietroforte. Un primo riconoscimento ufficiale della nostra esistenza e attività.
Ripeto che la sede non costerebbe niente, giacché sarebbe finanziata dalla Regione Puglia. Non ci sono aggravi o oneri per le casse comunali.
Invito tutta la cittadinanza a visitare la mattina di domenica 12 in piazza Vittorio Emanuele II, oltre al Mercatino organizzato da Commercianti per un giorno, anche lo stand allestito dal Tribunale per i Diritti del Malato. Vi attendo tutti quanti.

domenica 12 Dicembre 2010

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