Politica

Sinistra svegliati, ma quale sinistra?

La Redazione*
Il punto di vista di Michele Natale
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Di recente abbiamo intervistato Michele Natale, presidente dell’Associazione Prometeo, in occasione di Acquaviva Art Fair, intervista da cui sono emerse delle critiche nei confronti della gestione dell’estate acquavivese. In seguito al silenzio dell’Assessore Pietroforte che ha rimandato la risposta alla prossima riunione della Consulta, Michele Natale ci ha inviato una lettera in cui ci tiene a precisare alcuni suoi punti di vista sulla questione acquavivese e sulla sinistra che la governa.

L’assessore alla Cultura del Comune di Acquaviva delle Fonti non risponde alle critiche da me espresse, nell’intervista di Acquavivalive, a proposito del metodo organizzativo della manifestazione “Esatateviva 2010”. La motivazione di questo silenzio è stata quella di non volere “aumentare le polemiche”. Forse nell’intervista non sono riuscito a esporre in modo chiaro la mia critica: le risposte alle domande che mi sono state poste puntavano a offrire spunti di riflessione su cui, speravo, si aprisse un serio e costruttivo dibattito ma così non è stato. Proverò quindi a rendere più chiaro ed esplicito il mio pensiero. Premettendo, per evitare ulteriori equivoci, quello che ritengo un punto fondamentale: la mia è una critica espressa da un soggetto che da decenni è attivo e schierato a sinistra, precisare quest’aspetto è necessario per evitare ulteriori “comodi” equivoci e rischiare di passare ancora come un “polemico”.
Ciò che ho detto e sto per meglio argomentare non è una polemica con coloro che si sono impegnati ad organizzare “Estateviva”, bensì un contributo e un invito a sviluppare un confronto costruttivo sul tema: “Sinistra svegliati, ma … quale sinistra?”.

L’urgenza di questo confronto si capisce dal fatto che non si può più accettare che la Sinistra si limiti a riproporre gli stessi riti politici di sempre. Penso che non basti più tentare di “risvegliare” la Sinistra, occorre ricostruirla dalle fondamenta precisando subito che occorre ritenere collocata a Sinistra quella parte di società civile accomunata da valori quali la solidarietà, l’egualitarismo, l’antirazzismo, l’interetnicità, il diritto a una vita dignitosa e serena. Parlo di quella gente accomunata da forti e chiari valori, da una chiara visione del Mondo che vorrebbe realizzare e per il quale e disposto a lottare e a impegnarsi. Mi riferisco a quei valori che storicamente hanno caratterizzato il “Popolo di Sinistra” e da cui la “Sinistra politica” si è allontanata, iniziando a “suicidarsi” lentamente.
La Sinistra è cresciuta finché è stata portatrice di valori diversi da quelli del potere costituito e ha proposto e coltivato un’idea di società non sola moderatamente e leggermente diversa da quella dominante, ma profondamente innovatrice e anticipatrice di quello che proponeva di costruire. Una Sinistra, quindi, in grado di leggere – prima degli altri – i fenomeni sociali ed economici e di indicare soluzioni che abbiano il bene comune come obiettivo fondamentale. Oggi molti di coloro che si dicono di sinistra sono motivati esattamente dal contrario. Sono il frutto della progressiva deriva verso destra di quella “Sinistra politica” che pensava di rinforzarsi inseguendo il “Centro”. Il Partito Comunista, infatti, ha terminato la sua rincorsa del Centro, prima frammentandosi in una miriade di piccoli apparati di partito – con poco seguito e ancor meno proposte innovative – fino alla sciagurata fondazione del Partito Democratico e all’alleanza con pezzi dell’integralismo cattolico; questo con l’unico obiettivo di riproporre un nuovo, più umiliante e perdente, “patto sociale”, fra strati sociali subalterni e padronato. Per questa via si è giunti a una Sinistra incapace di essere laica, positiva e propositiva; una Sinistra che da tempo punta solo a difendere la sopravvivenza dei suoi modestissimi rappresentanti politici e dei loro privilegi corporativi. Un apparato di Sinistra completamente altro dalla gente che diceva di rappresentare.
Questa falsa Sinistra non poteva che avere il triste epilogo che ha avuto.
Queste sono le riflessioni di uno di sinistra, che ha votato sinistra fino a un decennio fa e ha smesso di farlo, quando la “Sinistra politica” ha smesso di mettere al primo posto l’Etica sociale che l’aveva contraddistinta – pur fra mille contraddizioni – all’origine. L’attuale “Sinistra politica”, o coloro che si spacciano per suoi rappresentanti, ha completamente perso la bussola. Per ritrovare la via giusta, occorre dimostrare la diversità nei comportamenti dei suoi rappresentanti, la coerenza delle scelte politiche in rapporto alle idee e ai valori cui dice di ispirarsi. Ma, amici e compagni, oggi in cosa differisce Ichino da Brunetta, la Giunta Squicciarini da quella del Sindaco Pistilli? Dare delle risposte, da sinistra, a queste domande non è più rinviabile.
Il nostro giudizio non può che partire da un principio fondamentale: le idee sono anche le persone che le interpretano, come le persone sono soprattutto le idee e i comportamenti che scelgono di avere, a maggior ragione in Politica. Bene, se questo è vero, pur condividendo il monito di Brecht: “Sventurata la terra che ha bisogno di eroi” occorre dire che senza cercare nessun eroe occorre almeno cercare gente che non faccia quello che, da sinistra, abbiamo sempre rimproverato agli altri. Gramsci ha detto: “La verità è sempre rivoluzionaria”, dunque iniziamo con il dirci fino in fondo la verità, c’è stata una classe politica di Sinistra che ha pensato solo ed esclusivamente a come restare a galla a qualsiasi costo, nella nuova epoca post ’89.

Che fare?

Iniziamo con l’impegnarci a divenire consapevoli del fatto che non abbiamo lutti da elaborare; non abbiamo perso chi ha perso e deve rapidamente elaborare la sua sconfitta divenendone consapevole sono quei politici che hanno perduto la loro posizione e il loro ruolo e coloro che da questa posizione vivevano la Sinistra. Noi, gente normale, non abbiamo da rimpiangere nulla. Per questo ritengo che sia dal basso che occorre ripartire per costruire un’altra sinistra. Questo avverrà se sapremo non fidarci di ciò che c’è proposto, se cercheremo gente capace non di offrire ricette precostituite ma persone disposte a costruire con noi un Mondo che abbia al centro il bene di tutta l’umanità. La Sinistra, a mio avviso, non deve solo svegliarsi o solo “dire qualcosa di sinistra”; ha bisogno di rinascere. Ciò può avvenire se diventiamo definitivamente consapevoli di quei valori positivi e globali, che deve incarnare e diffondere nella società civile attraverso il difficile e non più rinviabile metodo della prefigurazione dei propri valori di riferimento. La Sinistra tornerà a vincere se riuscirà a fare questo dando spazio alla gente, prima di tutto dandole la parola e ascoltandola, fino a elaborare con lei una proposta che entusiasmi, che sappia parlare al cuore e alla ragione e, soprattutto, che parli ai giovani nei quali vanno seminati e coltivati i germi dei valori della vera Sinistra. L’altra Sinistra deve diventare quella in cui ognuno si può specchiare per ritrovarsi in tanti impegnati a costruire un mondo migliore.
Un serio punto di partenza per questa Sinistra non può che essere il ribadire che nella politica, a maggior ragione nella sua decadenza storica, non c’è nessuna soluzione. Con la politica in tutte le sue varianti, di governo e di opposizione (di cui oggi non c’è neppure più traccia), non se ne esce. Poiché la ricerca di una politica buona è saltando una fatica inutile. La logica che propone la politica è la solita e triste scelta del meno peggio. Per sottrarsi a questa umiliane e insoddisfacente logica sono convinto che serve il protagonismo diretto e l’impegno personale quotidiano sulla base dell’affermazione di valori, di idee e di criteri finalizzati alla ricerca concreta del bene comune. E’ questa una scelta più impegnativa ma senza dubbio più soddisfacente perchè finalizzata a voler cambiare in persone migliori e cominciare a vivere assieme diversamente fuori e contro un sistema impegnato a distruggere ciò che di buono e a fatica si sta cercando di costruire.
So bene che questo non sarà facile, non dobbiamo illuderci. Per costruire questa Sinistra servirà tanto impegno, tanta pazienza e soprattutto tanta onestà d’intenti. Guai a ingannarci e ingannare ancora.
Questo è il senso della sfida che lanciavo in chiusura della ma intervista, alla “Sinistra politica” acquavivese e all’amministrazione di “Centrosinistra” di questo Comune.

*Michele Natale

venerdì 24 Settembre 2010

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krav
krav
13 anni fa

il problema è della tua sinistra che non risorge (qualora l’avesse già fatto) e tu che fai, spari a zero su dinamiche organizzative o su un assessore alla sua prima esperienza. Ma per favore. Questo è il modo giusto per continuare a fare demagogia.

ondalibera
ondalibera
13 anni fa

in effetti, visto che l’amministrazione Squicciarini governa da MOLTISSIMI anni, proviamo a confrontarlo con il lavoro svolto dall’amministrazione Pistilli.

cat19
cat19
13 anni fa

A PROPOSITO! MA LA POLITICA E’ UN CODICE STRADALE, OPPURE UN CODICE DI VITA?
ALLA GENTE NON INTERESSA NULLA SE STARE A SINISTRA, AL CENTRO O A DESTRA.
ALLA GENTE INTERESSA SOPRATTUTTO CHE LA POLITICA SI INTERISSI DELLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI UTILI A FAR VIVERE MEGLIO TUTTI INDISTINTAMENTE.
TUTTO IL RESTO E’ NOIA!
E’ SOLO BLA’, BLA’, BLA’!
CIAO!

alberteinstein
alberteinstein
13 anni fa

ondalibera chi ben comincia è a metà dell’opera, peccato che quella gente PREPARATISSIMA che avete votato sembra un motore che gira a 3 anzi a 2

L’attuale “amministrazione” cioè quella di 20 anni fà (nuova fuori e vecchia dentro) è la meno adatta a risolvere i problemi in cui loro ci hanno messo.

DOPO 20 ANNI NE PAGHIAMO ANCORA LE CONSEGUENZE!!!!