Il poeta e scrittore acquavivese Giuseppe Milella è stato premiato a Bari presso la Sala delle Muse “Circolo Unione”, situata all’interno del Teatro Petruzzelli. L’evento era la XIII Edizione del Premio Porta D’Oriente “Nicola Saponaro”. Il Premio è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Porta d’Oriente e si avvale del patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Bari, dell’Università “Aldo Moro” di Bari, Repubblica di San Marino, dalla Croce Rosa Italia, Conservatorio Nicolò Piccinni, dall’ISS “Elena di Savoia-P. Calamandrei” di Bari, dalla Confartigianato imprese e dalla Camera di Commercio di Bari” ed il conferimento della medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica.
Quest’anno, il tema del Premio era “INUIETUDINE ED INCERTEZZE DEL NOSTRO TEMPO”. La Dott.ssa Concetta Fazio Bonita, Presidente dell’Associazione Porta d’Oriente, ha coordinato e organizzato l’evento con grande impegno.
La manifestazione si è svolta in due sessioni la mattina e il pomeriggio ed è stata condotta dalla giornalista Antonella Daloisio, ed ha visto la presenza del Prof. Vittorio Sgarbi , del Proff. Giovanni Dotoli Presidente Onorario del Premio Porta d’Oriente, la Prof.ssa Cettina Fazio Bonita-Presidente Associazione Porta d’Oriente; il Proff. Stefano Bronzini -Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari. Il premio è suddiviso in varie sezioni. Tra i giurati compaiono: il Proff. Vittorio Sgarbi Presidente, il Proff. Stefano Bronzini -Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari, il Dott. Lino Patruno giornalista, il Proff. Corrado Petrocelli Magnifico Rettore Università San Marino, Il Proff. Nicola Cutino, la Proff. Marisa Colucci, Nico Salatino, la Proff.saConcetta Fazio Bonina. In questo contesto Giuseppe Milella ha ricevuto il Premio Speciale nella Sezione Poesia, con la Poesia “ Un sorriso riflesso”.
UN SORRISO RIFLESSO
Guarda oltre te stesso
al di là di quell’immagine
proiettata dal tuo sguardo riflesso
e vedrai che vi è un altro mondo
che si erge sulla superficialità
ed un’arida apparenza.
Ai margini delle strade
sono la mano protesa
di quel povero in attesa
di briciole di dolore e letame.
Sono quella vecchia signora
schivata e ignorata che implora
nel silenzio un piccolo sorriso
per illuminare il suo viso.
Sono il nomade solitario
vagabondo senzatetto
in cerca di speranza nella foresta
d’un mondo in tempesta.
Sono la preghiera e l’implorazione
nello sguardo di quel vecchio morente
in solitudine su di un letto di ghiaccio
esalare l’ultimo respiro, in cerca d’una mano.
Sono il dolore degli invisibili
che non hanno voce o parole
soffrono nel silenzio emozioni
e sentimenti in cerca d’amore
Sono quel che osservi
con occhi distratti e indifferenti.
Sono il pianto nascosto nel tuo animo
oltre l’apparenza d’un sorriso riflesso.
(Giuseppe Milella)
Molto bella, profondamente toccante e incisiva perché diretta ai cuori aridi e insensibili degli uomini della nostra società.
Ti ringrazio sinceramente , sei molto gentile .
Molto bella, profondamente toccante e incisiva perché diretta ai cuori aridi e distratti degli uomini della nostra società
Ti ringrazio sinceramente , sei molto gentile .
Molto bella
Grazie mille.
Conosco la tua poetica Giuseppe e ti ammiro molto. Con garbo e delicatezza, ma anche con tanta incisività,delinei il dolore, la solitudine, l’indifferenza…parli della vita e del nostro tempo.Il tuo sguardo profondo nel leggere la realtà lascia sempre una riflessione nel lettore. Complimenti per il meritato riconoscimento.
Ti ringrazio sinceramente per aver apprezzato la poesia ed aver colto il messaggio, sei molto gentile .
Ti ringrazio sinceramente per aver apprezzato la poesia ed aver colto il messaggio, sei molto gentile e spero a presto